CHAMBER / LIVE ACTION / ROLEPLAYING
Ci piace pensare al gioco di ruolo come a qualcosa di molto semplice, quasi naturale. Da bambini tutti abbiamo giocato a immedesimarci, assumendo questo o quel ruolo: «Facciamo che io sono il buono e tu il cattivo?» è una tradizione antica.
Inventare storie e interpretare personaggi, quindi. Solo per se stessi, senza lettori o pubblico. Ma ci sono molti modi per farlo, anche limitando il campo ai giochi analogici. Perciò in cosa si distingue il gioco di ruolo / dal vivo / da camera? Per metterlo a fuoco, ripartiamo dal paragone con formati più conosciuti e citiamo altre realtà ludiche.
Era il principio e l’umanità trovava nella narrazione e nel racconto uno dei modi più autentici per incontrare altre persone; lo faceva senza gli schemi e le categorie, spesso troppo asfittici e inconcludenti, con cui ci confrontiamo noi oggi.
Flying Circus – Manifesto v 1.21
Torniamo all’infanzia, personale e dell’umanità. Immaginiamo un gruppo di persone intorno al fuoco, le storie come momento d’intimità condivisa e di conoscenza reciproca. Un piccolo cerchio di persone, come nel gioco di ruolo da tavolo, ma il coinvolgimento emotivo ci spinge ad alzarci, come nel gioco di ruolo dal vivo.
Da tavolo: Numero di giocatori ridotto / Dal vivo: Numero di giocatori ampio
Trattandosi di un gioco dal vivo, se parlate, bevete un sorso d’acqua o prendete per mano una persona, allora l’ha fatto anche il vostro personaggio nella storia. Qualcuno potrebbe aver sentito, il vostro bicchiere potrebbe essere stato avvelenato, la ragazza che avete preso per mano potrebbe essere la moglie di un altro.
Le regole della Susi
Le storie alla base dei nostri giochi non vengono perciò condotte da una voce narrante, ma interpretate per la maggior parte del tempo, parlando con la voce dei personaggi e prestando loro i nostri corpi. Senza escludere, però, un’autorità narrativa che possa anche intervenire sulla storia per frammentarla in scene, cambiando spazio e tempo.
Da tavolo: Narrazione indiretta stando seduti / Dal vivo: Interpretazione diretta stando in piedi
Giocare prima di creare (i giochi altrui sono fonte d’ispirazione) *
Giocare prima di tradurre (una traduzione corretta passa dalla comprensione) *
Giocare prima di revisionare (il testo di un gioco risulta migliore dopo averlo giocato) *
Giocare prima di impaginare (il manuale dev’essere al servizio del gioco) *
Giocare prima di illustrare (le illustrazioni devono veicolare l’atmosfera) *
Manifesto – Mammut RPG
I nostri giochi possono essere scritti con l’intento di essere replicati, anche in assenza dell’autore. La forma può quindi diventare quella del manuale d’istruzioni, da consegnare in linea diretta ai giocatori, non necessariamente quella dell’evento che esiste solo nel presente. Eppure uno scenario vive e si affina solo giocandolo.
Da tavolo: Singoli autori di regolamenti / Dal vivo: Squadre organizzatrici di eventi
Vogliamo creare oggetti ludici non identificati, sperimentare generi e tecniche narrative. Il gioco dal vivo è una galassia in espansione. Non solo crediamo possa affrontare qualsiasi tematica, ma può farlo con i mezzi più diversi. Vogliamo ibridarci con la letteratura, la musica, il teatro, le arti plastiche e i nuovi media. Vogliamo sfruttare il potere allegorico delle narrazioni, senza vincoli e senza onorare alcuna ortodossia.
Southern Way – New Italian Larp
Singoli autori e piccoli gruppi di giocatori possono riunirsi ovunque, anche a casa, e sintonizzarsi con facilità su un immaginario condiviso, senza bisogno di altro. Ci piace, però, vestire i panni di qualcun altro letteralmente e ricorrere a ogni arte possibile per ricreare un cerchio magico da abitare. Il minimalismo è la nostra scelta estetica.
Da tavolo: Rappresentazione mentale dello spazio / Dal vivo: Rappresentazione scenica dello spazio
L’unica vera regola dell’improvvisazione è quella di valorizzare ogni spunto che si riceve, ripartendo da lì per continuare a modo nostro. Vale per il testo dall’autore: i segreti devono emergere e le scelte compiersi. Vale per le proposte degli altri giocatori: le invenzioni diventano verità e le azioni hanno sempre conseguenze.
Groove by Oscar & The Italian Chamber Orchestra
Il minimalismo è anche un esercizio mentale. Poche regole, pochi materiali, pochi giocatori, per valorizzare al massimo ciascuno di questi elementi, spremendoli fino in fondo senza bisogno di una lunga preparazione. Non abbiamo difficoltà a rispecchiarci in un’orchestra capace di suonare senza strumenti. Conta il groove, l’emozione.
Da tavolo: Pochi e semplici materiali / Dal vivo: Grandi e complessi allestimenti
Non stiamo dicendo che i nostri giochi prendono il meglio dal gioco di ruolo da tavolo e dal gioco di ruolo dal vivo. Né che tutti i giochi di ruolo dal vivo da camera funzionino così. Invece di fare distinzioni tra forme creative, preferiamo pensare ai nostri giochi come ponti, dove ciascuno possa ritrovare sia qualcosa di familiare, sia un orizzonte nuovo. O da dove buttarsi e basta, alla cieca, sapendo che la caduta sarà morbida.
Infatti fare finta insieme ci tiene al sicuro e ci spinge a rischiare allo stesso tempo: mettiamo in gioco noi stessi per entrare in contatto con gli altri. Invece di aspettarci alzato, vieni a trovarci. Giocheremo fino a tardi, improvvisando senza confini.